Abbiamo spesso sentito consigliare da esperti della nutrizione che è preferibile assumere l’acqua lontano dai pasti, ma scopriamo adesso più dettagliatamente perché questo consiglio può tornarci utile e soprattutto in che modo interpretarlo.
Acqua… vitale!!!
L’acqua, come ben sappiamo, è un elemento importantissimo per la sopravvivenza delle specie viventi, senza la quale non potrebbe esistere la vita. Il nostro corpo necessita di costanti apporti di acqua giornalieri, in quanto mediamente il 70% dei liquidi biologici, che si trovano all’ interno dell’organismo, sono costituiti da acqua. La percentuale varia però in base alle fasi della vita: una quantità maggiore di acqua è contenuta nel corpo dei neonati, raggiungendo livelli anche dell’85%, si perde in percentuale fino a raggiungere l’età adulta, raggiungendo il 70% e si riduce notevolmente la quantità di acqua presente nelle cellule in età più avanzata, arrivando a toccare negli anziani dal 45 al 50%. In relazione alle varie fasi di vita e all’attività svolta da ciascun individuo, oltre che ad altri fattori, quali il clima, la quantità di acqua necessaria è variabile e personalizzata. Il consiglio che in generale i medici danno a chiunque è di assumere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno. È ovvio che molti alimenti, soprattutto frutta e verdura, sono ricchi di acqua e consumandoli apportano il loro contributo alla reintegrazione idrica, necessaria al corretto funzionamento metabolico. L’acqua svolge un importante ruolo purificatore: è grazie alla sua azione che molte tossine o molecole di scarto possono essere secrete dagli organi emuntori interessati, come i reni ad esempio, e dunque essere espulse all’esterno. Ha anche un ruolo plastico, perché conferisce forma ai tessuti e migliora lo sviluppo della massa muscolare e infine la sua presenza favorisce anche la lubrificazione di mucose e articolazioni.
Ma perchè quantità eccessive di acqua non sono consigliate durante i pasti?
Tra le principali funzioni attribuite all’acqua, è da riconoscere l’ausilio importante che fornisce alla digestione; senza il corretto apporto idrico, la digestione non potrebbe avvenire con facilità, perché se il bolo alimentare giunge nello stomaco disidratato l’organismo deve provvedere a richiamare dai vari distretti corporei l’acqua necessaria alla digestione. È dunque buona norma assumere un bicchiere d’acqua durante il pasto, quantitativo che può essere ridotto in presenza di cibi che contengono già grandi quantitativi di acqua o si potrebbe accentuare durante un’ alimentazione a base di cibi asciutti. Bisogna però tenere conto che elevate quantità di acqua, assunte all’interno del pasto, producono un effetto contrario a quanto detto,ovvero riducono la digestione. Ciò avviene principalmente perché l’assunzione di abbondanti volumi di acqua, mentre si mangia, provoca una diluizione dei succhi gastrici e induce un innalzamento del PH tipico del distretto gastrico, che generalmente si aggira intorno a 1.7, grazie alla presenza dell’acido cloridrico (HCl), deputato principalmente all’attivazione del pepsinogeno in pepsina, necessaria alladigestione delle proteine. L’innalzamento del PH, sopra la portata massima prevista, neutralizza l’acidità del distretto gastrico, riducendo le capacità digestive dello stesso. Dunque, affinché si evitino tempi lunghi di digestione, è buona norma assumere, durante il pasto, quantità moderate di acqua e distribuire nel corso dell’intera giornata l’assunzione di acqua consigliata. Capiamo bene, quindi, che la celebre frase “l’acqua va assunta lontano dai pasti“ necessita di qualche spiegazione più dettagliata, per evitare che vengano prodotti disturbi digestivi all’organismo, visto che come abbiamo spiegato una corretta quantità d’acqua è essenziale, affinché l’organismo possa svolgere la funzione digestiva. È normale che l’eccesso, come il difetto, possa provocare in un altro senso riduzione delle capacità digestive, perciò da buoni conoscitori del nostro organismo e con qualche nozione utile acquisita, possiamo essere in grado di migliorare le prestazioni del nostro corpo e sentirci decisamente più in forma. Chi meglio di se stesso sa riconoscere i piccoli fastidi, che potrebbero essere superati semplicemente con qualche accorgimento sullo stile alimentare?
Prendere consapevolezza dello stato di salute del nostro corpo, ci aiuta ad affrontareal meglio le piccole sfide, a cui l’ambiente esterno ci sottopone.