Allergie di primavera: utili accorgimenti e rimedi naturali per attenuare i sintomi

Il periodo primaverile, ovvero quello che va da marzo a giugno, potrebbe risultare davvero problematico per una buona percentuale di soggetti che soffrono di allergie ai pollini. La primavera infatti è la stagione per eccellenza della rinascita di piante e fiori, il terreno si risveglia dal lungo letargo dell’inverno, caratterizzato da temperature fredde e i colori e profumi cominciano a donare alla natura un nuovo e più variegato aspetto. Per circa il 15-20% della popolazione però questa stagione è la più temuta, a causa delle problematiche allergie di primavera, dovute alla maggiore diffusione di pollini.

Vediamo nel dettaglio cosa si intende con il termine “allergia”.

Le allergie sono delle reazioni immunitarie che il corpo mette in atto nei confronti di un inalante, in questo caso, che è un allergene proveniente dall’ambiente esterno, il quale a contatto con le mucose delle prime vie aeree scatena una serie di reazioni tipiche di un’allergia primaverile al polline. E’ molto semplice rintracciare i sintomi piuttosto fastidiosi di una reazione allergica di questo tipo, perchè vengono colpite le vie aeree principalmente con: starnuti, rinorrea, congestione nasale, perdita dell’olfatto e del gusto, prurito al palato e alla gola, arrossamenti e lacrimazione agli occhi, tosse secca e nei casi più gravi forte difficoltà respiratoria con asma. La causa di tutto ciò è imputabile ad un allergene che innesca all’interno dell’organismo una risposta del sistema immunitario, con degranulazione mastocitaria. Durante il processo, i mastociti, che sono cellule dell’immunità innata, legano l’allergene e creano una correlazione con la porzione FC delle IgE, immunoglobuline implicate nei processi infiammatori operati da allergeni. Il legame allergene-mastocita favorisce la degranulazione di quest’ultimo e il rilascio di istamina (vasodilatatore) ed eparina, le quali sono le dirette fautrici di tutti i sintomi che si rilevano durante le allergie di primavera. Oltre ai sintomi già citati, la diagnosi dell’allergia primaverile può essere fatta mediante un consulto allergologico e tramite dei test specifici, che consentono di isolare l’allergene in questione. In alcuni casi si evidenziano soggetti che sono contemporaneamente suscettibili a più allergeni e in talproposito il trattamento terapeutico potrebbe essere maggiormente limitato.

Quali sono i maggiori allergeni?

Le principali tipologie di piante che provocano allergiedi primavera sono: le Graminacee, presenti nei campi da marzo a giugno, la Parietaria presente anche in città da marzo ad ottobre, le Composite da luglio a settembre, le Betullacee da gennaio a maggio e sempre più diffusione si sta verificando nel caso dell’allergia alle Cupressacee, la cui fioritura generalmente è compresa da febbraio a fine marzo, ma che ultimamente ha subito delle variazioni al periodo considerato, anticipando la fioritura a gennaio e prolungandola fino ad aprile.

Trattamenti con farmaci o trattamenti naturali?

Il trattamento delle allergie di primavera dovrebbe essere fatto con antistaminici, decongestionanti nasali e nei casi più gravi, all’occorrenza, anche con cortisonici oppure effettuando una dovuta vaccinazione nei mesi precedenti all’inizio della fioritura. Vengono utilizzati anche dei metodi omeopatici che sembra diano risultati apprezzabili nel contrastare i fastidiosi sintomi di questo disturbo, ma esistono anche dei rimedi naturali che forniscono sollievo alle persone affette da allergie. Prima di passare alla valutazione dei rimedi naturali, bisogna però chiarire che dall’allergia non si guarisce completamente, poichè rappresenta una reazione del corpo nei confronti di un particolare allergene, che venendo a contatto con l’organismo induce una serie di problematiche nei soggetti che risultano suscettibili, dunque pur attenuando i sintomi, è una patologia che si ripresenterà con cadenza annuale e che dovrà essere sempre e comunque trattata con la dovuta accortezza.

Una molecola importantissima per contrastare il rilascio di istamina è la quercitina, un flavonoide contenuto in alimenti vegetali come: la mela, i pomodori, i broccoli, i legumi e alcune verdure quali la lattuga, ma è contenuta anche nel the verde insieme alla catechina e nell’ortica. Tutti questi elementi naturali apportano un notevole beneficio al corpo e al sistema immunitario. Un alimento che rafforza il sistema immunitario e svolge il compito di cortisonico naturale è il Ribes nigrum, una pianta spontanea che contrasta anche l’azione dell’istamina durante le allergie di primavera. Rimanendo in tema di sistema immunitario, la molecola che per eccellenza contribuisce a dare una marcia in più nel potenziamento delle nostre difese immunitarie è rappresentata dalla vitamina C, contenuta principalmente negli agrumi: arancia, limone, pompelmo, ma anche carota, spinaci, rucola, kiwi e cavolfiore. Anche gli omega-3, molecole contenute nel pesce azzurro, nel salmone, nelle noci e nei semi di lino ad esempio, risultano eccellenti nelle reazioni allergiche, in quanto hanno un forte potere antinfiammatorio, riducendo i sintomi delle allergie. Infine alcune tisane a base dicamomilla, echinacea, radice di liquirizia, finocchio, Ginkgo biloba e soprattutto lo zenzero risultano efficaci nella riduzione del rilascio di istamina.In associazione a quanto detto bisogna considerare anche alcuni cibi che possono risultare, al contrario, dannosi per tutti i soggetti allergici, poichè inducono rilascio istaminico, tramite una cross-reattività con gli inalanti. Tra questi bisogna fare particolare attenzione alle fragole, al cioccolato, ad alcuni formaggi, a cibi e bevande fermentate come la birra, il vino rosso, i crauti, i cibi in scatola e i frutti di mare; tutti questi cibi incentivano il rilascio di istamina, amplificando i sintomi e producendo maggiori problematiche nel periodo primaverile.

Piccoli accorgimenti per attenuare i sintomi.

Per concludere è importante anche non sottovalutare alcuni accorgimenti quotidiani, quali evitare di uscire nelle giornate ventose, perchè è presente una maggiore quantità di polline nell’aria, evitare di passeggiare nei luoghi in cui potrebbero esserci allergeni d’interesse, lavare spesso gli ambienti di casa e tenere sempre puliti tappeti e cuscini, perchè è proprio lì che potrebbero depositarsi maggiormente pollini ed acari, insidiosi per il benessere quotidiano. Ultimamente si riscontra un numero sempre maggiore di soggetti affetti da allergie di primavera, tra cui bambini; le cause sono state già ampiamente vagliate, ma pare che anche la maniacale pulizia degli ambienti e lo strenuo controllo sui bambini, chiusi a volte dentro una campana di vetro, favorisce maggiori possibilità di incorrere in reazioni di suscettibilità a potenziali allergeni, che il corpo non è abituato a riconoscere e respinge perciò con delle ormai risapute reazioni di intolleranza.

Quanti di voi soffrono di allergie di primavera? Come vi comportate? Fate ricorso a trattamenti convenzionali oppure utilizzate rimedi naturali e omeopatici?

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