La dieta proteica: una strategia mirata per risolvere problemi di obesità!

In una società sempre più soggetta a sollecitazioni in ambito alimentare è difficile astenersi dalle continue tentazioni gastronomiche che offre il mercato ed ecco che ci si ritrova poi con chili in eccesso, difficili da smaltire. Le principali cause di aumento ponderale sono le macromolecole che costituiscono le categorie dei carboidrati o glucidi e dei grassi o lipidi. Esse se assunte in quantità opportune e senza sforare con la quantità, stabilita come fabbisogno quotidiano, apportano numerosi benefici a varie strutture e vie metaboliche, anche perchè rappresentano una fonte di energia disponibile a breve e a lungo termine e come ben sappiamo tutte le funzioni biologiche, o quasi, che si svolgono all’interno di questo perfetto macchinario che è il corpo umano, richiedono notevole quantità di energia. Si stima che se non fossero presenti sistemi di rigenerazione delle molecole di ATP, che intervengono come monete di scambio energetico universale all’interno dell’organismo, il consumo netto giornaliero di tale molecola sarebbe pari a 70 kg!!!

Ma dove abbiamo lasciato l’altra importante macromolecola organica?

Le proteine, a dispetto delle altre due citate, non hanno funzione energetica, bensì plastica, ciò significa che il loro contributo è legato principalmente al rifornimento di molecole aminoacidiche per la sintesi proteica e contribuiscono anche al modellamento ed al mantenimento delle fibre muscolari. E’ anche vero che se si superano i 50 grammi di proteine assunte giornalmente, quantità che serve ad assolvere alle funzioni plastiche, anche queste si trasformeranno, mediante vari processi biologici, in molecole energetiche e se ingerite in abbondanza assumono la valenza di riserva energetica.

Una dieta delle proteine quindi, correttamente bilanciata, potrebbe aiutare i soggetti affetti da seri problemi di sovrappeso ad eliminare il peso in eccesso. In una dieta delle proteine ovviamente il contenuto calorico è ridotto a circa 800 Kcal al giorno, con apporto glucidico non superiore a 50 grammi al giorno, apporto lipidico ( acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi ) non superiore a 15 grammi al giorno e apporto proteico che oscilla tra 1,2 e 1,5 grammi per chilogrammo di massa magra. Questo regime dovrebbe fornire un apporto giornaliero necessario per svolgere correttamente le funzioni biologiche e per mantenere un certo livello metabolico, anche se con qualche privazione iniziale.

Il contributo di questa dieta delle proteine è stato dato dal Dottor Blackburn, che nel 1973 dopo vari studi condotti, comprese come la riduzione di glucidi e lipidi, associata ad un consumo di proteine ad alto valore biologico e correttamente bilanciato, permetteva di ridurre notevolmente la massa grassa senza intaccare assolutamente la massa magra. Questo è uno dei maggiori pregi della dieta delle proteine e cioè la possibilità di eliminare soltanto le adiposità accumulate in eccesso. I benefici apportati dalla dieta delle proteine sono molteplici: in primo luogo permette la diminuzione della massa adiposa generale e localizzata e mantiene la massa magra grazie al consumo di una base proteica bilanciata. Durante una dieta proteica si osserva la produzione dei corpi chetonici, molecole che vengono sintetizzate a livello epatico già dai primi giorni della dieta. Le tre molecole in questione sono: l’acetoacetato, il beta-idrossibutirrato e l’acetone; quest’ultimo è una sostanza altamente volatile che viene eliminata con la respirazione, ecco perchè nelle prime fasi di dieta a base proteica si presenta alito acetonico e una chetoacidosi controllata. I corpi chetonici, derivanti da scissione di molecole lipidiche, riducono il rilascio di insulina da parte del pancreas con effetto lipogenico, mentre stimolano il rilascio del glucagone con effetto antagonista, ovvero lipolitico. In assenza di glucosio o in tal caso in condizioni di ridotto apporto glucidico, si ha una mobilitazione da parte dell’ormone glucagone delle scorte di materiale energetico accumulato, con il conseguente effetto di riduzione delle adiposità accumulate e dimagrimento del tessuto adiposo. D’altro canto però i corpi chetonici assumono una certa importanza biologica in quanto, se la presenza di materiale energetico è scarso l’acetoacetato e il beta-idrossibutirrato vengono trasportati nel sangue e giunti nel fegato vengono riconvertiti in acetil-coA, il quale entra nel ciclo di Krebs e produce energia.

La dieta delle proteine non provoca effetti indesiderati se strettamente controllata, quali spossatezza o cattivo umore, poichè i corpi chetonici presentano un’ulteriore valenza e cioè sono molecole energizzanti in quanto sono in grado di fornire al cervello l’energia necessaria per funzionare correttamente e questo gioca a favore, donando un effetto antidepressivo. Inoltre donano anche un effetto anoressizzante, che poi è quello che determina il buon esito del trattamento dietetico e viene indotto dall’azione che i corpi chetonici sviluppano a livello ipotalamico, stabilendo nell’arco di tempo che va dalle 48 alle 72 ore la scomparsa del senso di fame, dovuta proprio all’accumulo nell’organismo  di queste sostanze.

Chi può seguire una dieta proteica?

La dieta delle proteine è indicata per le persone in forte sovrappeso, con problemi dell’apparato locomotore, in aumenti ponderali successivi alla menopausa, in fasi pre-operatorie, quando risulta necessaria la perdita di peso in modo efficace ed infine nei casi di obesità con BMI ( indice di massa corporea ) > 30. Sono escluse invece dal trattamento della dieta delle proteine le persone affette da patologie renali, ematopatie, disturbi del comportamento alimentare, soggetti affetti da patologie psicologiche o diabetici insulino-dipendenti. Bisogna poi, in ogni caso, utilizzare particolari accorgimenti nel caso in cui si ritenga necessario, in accordo con un nutrizionista, di dare avvio alla dieta delle proteine, assumendo almeno 2 litri di acqua al giorno in modo tale da eliminare le tossine prodotte, integrare il potassio che potrebbe essere carente specie nelle prime due settimane di dieta più controllata e ridurre l’attività fisica al massimo a 3 volte a settimana, svolgendola in modo moderato. E’ ovvio che questo tipo di dieta è fortemente sconsigliata anche per le persone che devono perdere soltanto qualche chilo, gestibile semplicemente con un tipo di alimentazione controllata ed è necessario ribadire che questa tipologia di dieta deve essere prescritta e gestita da un professionista del settore, non può affatto essere improvvisata da chiunque, in quanto prima della sua attuazione si devono valutare tutti i valori ematochimici e le condizioni di salute generali del paziente. Inoltre la dieta proteica va seguita per un certo periodo di tempo limitato, a cui dovranno seguire periodi di integrazione di altre macromolecole, ad intervalli stabiliti dal nutrizionista, fino a quando non si è raggiunto il peso desiderato.

Le principali classi proteiche

Abbiamo in generale parlato di proteine, ma senza differenziarle nelle categorie principali: proteine animali e vegetali. In generale la qualità proteica degli alimenti  di origine animale è più elevata, in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali che servono al nostro corpo per funzionare al meglio. Le proteine vegetali sono invece carenti di alcuni aminoacidi essenziali e affinchè diano un buon contributo alimentare è sempre bene abbinarle ai cereali, che colmano le carenze nutrizionali di cui abbiamo detto. Non si hanno quindi particolari controindicazioni nel voler consumare maggiormente alimenti di tipo vegetale, purchè integrati come detto. Per le proteine di origine animale bisogna fare un differenziamento, in quanto le carni rosse presentano un buon valore proteico, ma hanno anche un discreto quantitativo di grassi saturi, il cui abuso è dannoso alla salute, mentre le carni bianche hanno un contenuto ridotto di grassi saturi e quindi migliore valore nutrizionale.

Se effettuata correttamente la dieta delle proteine può apportare notevoli benefici alla salute in primo luogo e anche al peso forma.

Avete mai intrapreso un trattamento dietetico su base proteica? Se sì, quali sono stati i risvolti?

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