Sempre maggiore attenzione viene rivolta alla cura del corpo e al benessere generale dell’organismo, per questo si tende a ricercare soluzioni efficaci che possano garantire una riuscita immediata, specie in alcuni periodi dell’anno, come quelli estivi. Ciò che però spesso sottovalutiamo sono le esigenze intrinseche del nostro corpo, dando maggiore spazio al desiderio di vederci in forma piuttosto che ascoltare ciò di cui realmente necessita il nostro organismo.
Quali sono le principali cause dell’appesantimento metabolico?
L’organismo in generale ha bisogno di un regime alimentare e di uno stile di vita piuttosto regolare senza eccessi nè difetti, in modo da mantenere le funzioni biologiche quanto più possibile nella norma. Nel momento in cui ci lasciamo andare agli eccessi alimentari ad esempio o ci impigriamo, sottovalutando l’importanza del movimento e dello sport, non facciamo altro che dare una battuta d’arresto al metabolismo, rallentando le normali funzioni cataboliche e inducendo anche processi di appesantimento degli organi e dei sistemi. Tutto ciò implica un malfunzionamento generale dell’organismo, il quale comincia a produrre dei segni evidenti come inestetismi cutanei, aumento di peso, spossatezza, riduzione della vitalità e molto altro ancora, elementi che influenzano anche lo stato psicologico del soggetto, il quale si lascia andare, approcciandosi al nuovo stato fisiologico con negatività, condizione che si ripercuote poi sulla vita quotidiana. Il problema si accentua ulteriormente quando, con l’avanzare della bella stagione, arriva il momento di scoprirsi un po’ e la frustrazione prende il sopravvento: la prova costume è un vero dramma! Ecco che cominciano le inutilissime e anzi assolutamente dannose diete restrittive fai-da-te, tramite le quali si cerca di rimettere in sesto il proprio corpo, rimodellandolo, ma esse non sono altro che un’illusoria speranza di riuscire a recuperare il perfetto peso forma, divenendo invece preludio di nuovi e più accentuati disagi, quando si ridurrà lo strenuo controllo alimentare.
Ma qual è il migliore approccio per ridurre e controllare in modo duraturo gli inestetismi?
I consigli che mi sento di dover dare sono invece rivolti in un’altra direzione, non nell’effimero e circoscritto periodo di tempo di interesse, bensì a lungo termine, lavorando sulla determinazione di un regime alimentare equilibrato da adottare abitualmente. Innanzitutto è bene, soprattutto in casi di inestetismi come cellulite e ritenzione idrica, ridurre l’apporto di sale (Cloruro di sodio) giornaliero, valutando in alternativa la presenza di spezie e aromi che ottimizzano il gusto dei piatti, limitando l’uso del sale da cucina. Il sodio infatti è un elemento che tende a trattenere l’acqua per effetto del processo osmotico e quando questo è in eccesso, richiama una quantità di acqua nei tessuti interstiziali tra le cellule, determinando ristagno di liquidi. Ecco perché è bene assumere sostanze che possano contribuire al drenaggio dei liquidi accumulati in eccesso, stimolando il sistema linfatico. L’assunzione di acqua, almeno 1,5-2 litri al giorno, è importante per depurare l’organismo da scorie e tossine che possono accumularsi come agenti lesivi per organi e apparati, riducendo le capacità di funzionamento degli stessi.
… E il ruolo dello sport???
A differenza del sistema sanguigno, la cui forza motrice è nell’attività cardiaca, il sistema linfatico non viene stimolato da altro se non dalla contrazione dei muscoli scheletrici. A tal proposito si può sottolineare l’importanza fondamentale dell’attività fisica; è bene precisare che non è necessario effettuare sport molto impegnativi o intensi, ma anche una passeggiata di 30 minuti al giorno è sufficiente a stimolare il sistema motorio e quindi anche linfatico, riducendo l’accumulo di liquidi e favorendo il transito della linfa verso gli organi drenanti, in modo tale da eliminare le sostanze di scarto.
Nelle donne soprattutto, che presentano una quantità di grasso leggermente superiore agli uomini, è più facile che il ristagno di liquidi e tossine si localizzi proprio nei punti critici, ovvero: glutei e cosce, che rappresentano per eccellenza la cosiddetta fascia di grasso ginoide.
Fattori esogeni ed endogeni che influenzano negativamente il nostro assetto corporeo
Ovviamente oltre ad uno stile di vita errato e ad un’alimentazione non propriamente corretta, anche altri fattori determinano l’insorgenza di ritenzione idrica e tra questi si annoverano: assunzione di cortisonici e antinfiammatori, ipertensione e insufficienza cardiaca ed epatica, abuso di fumo e alcool o anche squilibri ormonali.
Seguire un regime alimentare quanto più possibile bilanciato e che segue le norme della crononutrizione e della varietà alimentare è una delle prime mosse vincenti. E’ importante ribadire il consumo di frutta e verdura, ma anche di fibre e prodotti integrali che richiamano acqua nel lume intestinale, favorendo la riduzione dei liquidi ed inoltre ci vengono in aiuto anche alcuni facili rimedi naturali che potrebbero darci un importante ausilio nell’eliminazione di tossine e sostanze di rifiuto, generate dall’organismo come sottoprodotti metabolici.
Un aiuto importante giunge proprio dal mondo naturale
Uno dei drenanti più conosciuti per le sue ottime proprietà diuretiche è il tarassaco, il quale agisce favorendo la diuresi e quindi drenando il corpo dei liquidi in eccesso, senza ridurre eccessivamente la concentrazione di potassio. Il the verde è un ottimo rimedio, in quanto agisce stimolando la funzionalità epatica nella rimozione di tossine derivanti dalle vie metaboliche dell’organismo e facilitando la loro eliminazione. La linfa di betulla è davvero ottima per tutti coloro che presentano ritenzione idrica indotta da farmaci; essa agisce in modo benefico sul sistema linfatico, determinando drenaggio di scorie. L’ananas è un frutto che tutti noi conosciamo e consumiamo, ma forse non tutti sappiamo che è la porzione centrale, quella più legnosa, che generalmente si tende a scartare, quella provvista di alcuni enzimi importanti come la bromelina, che hanno un’azione decongestionante sui tessuti, riducendo la vasodilatazione e la permeabilità capillare. Anche il finocchio è un alimento che contiene una quantità di acqua davvero notevole e pochissime calorie, perciò oltre che essere leggero e favorire la digestione è anche in grado di ottimizzare il lavoro degli organi drenanti. L’aloe vera è un vero toccasana per svariate proprietà che possiede e tra queste l’azione drenante che gli viene attribuita è da rifarsi al contributo che essa dona alla funzionalità epatica, migliorando questa centrale metabolica e ringiovanendo gli epatociti. Infine un altro rimedio è l’equiseto, il quale ha un’azione stimolante benefica sui reni, favorendo la diuresi e l’eliminazione di tossine.
Oltre ai rimedi naturali citati è fondamentale anche sottolineare l’importanza della regolarità dei periodi di sonno: è stato evidenziato infatti che avere un sonno irrequieto o dei ritmi sonno-veglia irregolari contribuisca a creare stress, stimolando la liberazione di ormoni come il cortisolo (ormone dello stress), che agisce sull’organismo alterando varie vie e inducendo inoltre un bisogno di qualcosa di appagante, che viene rintracciato spesso nel cibo.
Equilibrio, regolarità, genuinità, natura, movimento e benessere psicologico convergono tutti in un unico obiettivo finale: la salute! Se l’organismo sta bene anche il corpo sorride.
Anche voi vivete secondo questi principi, che sono ottimi per controllare il benessere del vostro organismo e quindi del vostro fisico?