Il Rusco: un ottimo drenante naturale!

Il rusco o più comunemente conosciuto con il nome di pungitopo è un arbusto sempreverde di dimensioni ridotte, che non supera il metro d’altezza. Questo rimedio naturale, che trova impiego in vari disturbi che si manifestano interessando diverse strutture corporee e coinvolgendo spesso la circolazione sanguigna e linfatica, affonda le sue radici in epoche remote, poichè sin dall’antica civiltà romana veniva utilizzato come rimedio officinale per alcuni disturbi specifici.

Una particolare pianta dalle caratteristiche ambivalenti

Cresce generalmente nei boschi di pini e di lecci e assume la particolare denominazione “pungitopo”, con cui più comunemente viene individuato, in quanto veniva posto nelle vicinanze di alimenti conservati, affinchè le punte spinose delle sue foglie tenessero lontani i topi dai prodotti alimentari.

I principi attivi, che vengono ricavati dal rusco e impiegati come rimedi naturali, sono estratti dalla radice e dai rizomi, porzioni che contengono oli essenziali, flavonoidi, tannini, fitosteroli ed elementi che rivestono un ruolo importante nelle funzioni curative che esplica, ovvero: le ruscogenine, appartenenti alla famiglia delle Saponine, molecole con struttura steroidea, determinanti nel veicolare i principi attivi all’interno di strutture con porzione lipidica. Proprio a tal proposito queste molecole hanno un’ottima capacità di diffondere attraverso strati lipidici, come quelli che caratterizzano le cellule del nostro organismo, trasportando all’interno sostanze efficienti per il corretto funzionamento citologico e istologico a livello dei vari organi del corpo, nei quali esplicano la loro azione.

La funzione che principalmente viene svolta dal rusco è quella di stimolare la circolazione sanguigna, apportando un notevole beneficio a tutti coloro che soffrono di problemi di vene varicose e cellulite, ha un’azione diuretica, vasocostrittrice e riduce anche la formazione di edemi. Il rusco viene impiegato anche per problemi di gotta, intervenendo nel potenziare l’effetto elastico dei vasi, evitando così aumenti di permeabilità vasale e accumuli localizzati di edema o altre sostanze azotate come l’acido urico. Svolge perciò anche un effetto antinfiammatorio, in quanto l’azione vasocostrittrice impedisce alle molecole infiammatorie come le citochine e ai globuli bianchi di permeare ed amplificare la reazione flogistica, attutendo per questo le eventuali possibili infiammazioni. La sua azione vasoprotettiva dona maggiore elasticità alle pareti di vene, arterie e capillari, le quali grazie al suo effetto benefico non subiscono facilmente rilassamento tessutale, evitando così ristagno di liquido nelle regioni periferiche. Una delle più importanti caratteristiche del rusco è infatti l’azione drenante, indotta principalmente dall’effetto stimolante sul sistema linfatico e sanguigno. Favorendo il ritorno venoso e impedendo la fuoriuscita dei liquidi, grazie alla maggiore elasticità e tonicità che conferisce ai vasi sanguigni, non si crea ristagno venoso nei tessuti periferici e i liquidi circolano in modo naturale e fisiologico, percorrendo il corretto iter  all’interno dell’organismo. Perciò giungono regolarmente agli organi emuntori, preposti al filtraggio delle molecole da rimandare in circolo e al drenaggio di sostanze di rifiuto da espellere all’esterno dell’organismo. Questo meccanismo garantisce la corretta omeostasi salina e mantiene inalterato il funzionamento di organi e apparati. E’ grazie a questo effetto drenante e alla stimolazione dei vasi sanguigni che questo rimedio naturale gioca un ruolo chiave anche nella riduzione del rischio di pannicolopatia edemato fibro sclerotica o anche detta cellulite, un disturbo che affligge molte donne, con adiposità localizzata e accentuata da ristagni di liquido che amplificano il disturbo, inducendo anche nelle fasi più avanzate infiammazione localizzata, che aumenta i disagi e sfocia in sclerosi ( formazione di noduli ) del tessuto, interessando specialmente glutei e cosce.
Fondamentalmente il problema principale di questa patologia è da imputare al ridotto ritorno venoso del sangue dalle periferie verso il cuore. Migliorare la circolazione serve anche a ridurre questa fastidiosa piaga e favorisce inoltre il movimento ematico verso gli organi drenanti.

In che modo possiamo assumere il Rusco?

L’assunzione di rusco può avvenire sia per via orale, sottoforma di decotti, tisane o gocce, oppure può avvenire anche per via cutanea, da utilizzare localmente, ad esempio in caso di gambe stanche o affaticate, sottoforma di unguenti. Questo rimedio naturale non presenta particolari effetti collaterali: sono stati riscontrati raramente disturbi gastrici, quali nausea o dolori addominali ed inoltre non crea nemmeno interazioni farmacologiche, se assunto in concomitanza a farmaci di sintesi.

E’ consigliabile non somministrare il rimedio naturale a soggetti di età inferiore ai 18 anni ed è sconsigliato alle donne in gravidanza o allattamento. Il trattamento generalmente non si protrae oltre le due settimane.

E’ bene sempre farsi consigliare da uno specialista in materia sia nella posologia sia nel tempo di somministrazione e fare riferimento al medico per qualsiasi controindicazione possa insorgere.

L’ausilio dei rimedi naturali è sempre efficace e garantisce miglioramento delle condizioni patologiche non gravi, senza appesantire organi e apparati con effetti collaterali.

Avete mai fatto uso di rusco per le problematiche che abbiamo citato? Se sì, quali sono stati i vostri risultati?

 

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