La centella asiatica e i suoi benefici

La natura, fonte di risorse inesauribili e benefiche per il soddisfacimento dei bisogni dell’uomo, offre prodotti che rappresentano dei formidabili aiuti. Grazie alle proprietà officinali che vengono rintracciate in alcune piante, studiate poi nei loro componenti di base e testate poi in laboratorio per appurare i reali benefici, possiamo usufruire di prodotti naturali sicuri per il benessere della nostra salute e molte volte privi di alcun effetto collaterale.

Provenienza e benefici terapeutici della Centella asiatica

Oggi nella fattispecie parliamo di una pianta originaria dei territori orientali: la centella asiatica, diffusa in larga misura in India, ma generalmente presente anche in altre regioni che presentano un clima tropicale come l’Africa centrale e l’America del sud. Essa è una pianta erbacea dalla quale vengono ricavati degli estratti con proprietà benefiche per l’organismo; più specificatamente le porzioni di interesse con funzioni curative, che contengono i principi attivi prendono il nome di “droga” e nella centella asiatica sono individuabili principalmente nelle foglie e nei piccioli. Da questi vengono estratti flavonoidi e tannini con una funzione benefica sulla circolazione sanguigna, favorendo il circolo ematico grazie all’azione elasticizzante che queste molecole hanno su vasi sanguigni, migliorando anche il ritorno venoso.

I flavonoidi sono presenti in molte piante e in alcune di esse rappresentano delle pigmentazioni particolari come quelle che contraddistinguono il colore dei frutti rossi. La principale funzione che si attribuisce a questa classe di molecole è quella di essere dei potenti antiossidanti in gradi di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi dell’ossigeno sui tessuti corporei, preservandoli dall’azione ossidante dei ROS. Per questo motivo la loro azione risulta ottimale per ridurre patologie cardiovascolari e infiammatorie e per ritardare i segni dell’invecchiamento tessutale. Una notevole importanza è data anche dall’effetto che i flavonoidi hanno sulla parete dei capillari e vasi sanguigni in genere: rafforzano la parete dei vasi e riducono la permeabilità e ciò è importante nel prevenire o ridurre la formazione di edemi nei soggetti che soffrono di cattiva circolazione, con effetti soprattutto evidenziabili sugli arti inferiori. Una circolazione sanguigna inadeguata  e quindi problematiche riscontrabili a livello del microcircolo sono anche causa di fastidiosi inestetismi, che se non trattati con la dovuta attenzione si trasformano in veri e propri disturbi; stiamo parlando della tanto temuta cellulite, la quale se considerata nelle prime fasi di insorgenza può essere ben trattata con sostanze vegetali come ad esempio la centella asiatica.

I tannini, altre molecole contenute all’interno della centella asiatica, oltre che presentare azione antiossidante sulle cellule, riducono la pressione arteriosa e riducono anche l’aggregazione piastrinica, evitando processi coagulativi patologici. E’ stata anche testata un’azione antivirale e antibatterica. Un particolare olio essenziale estratto da questa pianta officinale è la Vellarina, che insieme agli altri componenti contribuisce alla determinazione delle proprietà curative.

L’impiego terapeutico della centella asiatica, oltre che per i problemi di circolazione sanguigna e insufficienza venosa, garantisce risultati ottimali anche per il processo di cicatrizzazione; la proprietà cicatrizzante viene esplicata dalla capacità nella regolarizzazione della rigenerazione delle fibre di collagene. L’estratto di centella asiatica è utilizzato anche in caso di ustioni e lesioni cutanee, applicandola localmente sotto forma di pomata per uso topico. Ciò non esclude però il suo utilizzo tramite assunzione orale sotto forma di capsule o gocce, maggiormente somministrata in questa forma per problemi di ulcere gastriche.

E’ sempre bene fare riferimento ad un medico esperto che sia in grado di indicare in modo specifico la somministrazione e la posologia. Non sono stati riscontrati effetti collaterali derivanti dal consumo di centella asiatica, tranne che potrebbe indurre aumento dei livelli di colesterolo e glicemia, ma è comunque sconsigliata la somministrazione in gravidanza e allattamento.

Il suo utilizzo affonda le radici in tempi antichi

Il suo utilizzo affonda le radici in epoche molto antiche, in particolar modo nelle popolazioni di India e Madagascar, che facevano uso di centella asiatica per curare lesioni cutanee, derivanti da malattie quali lebbra, sifilide e altre patologie più o meno gravi, somministrandola per via orale e per via cutanea.

I rimedi di origine naturale sono molto efficaci per le cure di disturbi e patologie varie, di cui sono testati gli effettivi benefici e in aggiunta la maggior parte dei rimedi vegetali  e fitofarmaci, a differenza dei farmaci di sintesi chimica presentano effetti collaterali quasi nulli a carico di organi filtratori  quali fegato e reni. Si giova dunque al benessere di tutto il sistema organico se si effettuano delle scelte mirate al mantenimento della buona salute in senso olistico, qualora ovviamente le circostanze lo permettano.

 Avete mai fatto uso di centella asiatica?

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